U14 regionali: Rigamonti propositiva.. ma sconfitta dalla capolista Virtus Ciserano
Sole in cielo ed aria gelida: domenica mattina Buffalora si è riscaldata assistendo alla sfida della terza giornata del girone C di Giovanissimi Under 14 regionali tra Mario Rigamonti e Virtus CiseranoBergamo.
Dopo oltre 70 minuti ricchi di contenuti calcistici, a far festa sono gli ospiti, che passano 3-1 e continuano il cammino a punteggio pieno. I bresciani rimangono a 3 punti in classifica, ma con poco da recriminare. La proposta di gioco e la partecipazione di tutti gli effettivi dimostrano la bontà del lavoro dello staff granata.
Già dopo pochi minuti balza all’occhio un potenziale mismatch tra gli avanti bergamaschi, un tridente già strutturato dal punto di vista fisico ed atletico, ed il reparto arretrato di casa, che concede chili e centimetri.
Le prime occasioni nascono per delle letture non ottimali da parte dei giocatori in bianco: le distanze tra difesa e centrocampo sono spesso dilatate, la scelta di cosa fare a palla scoperta è slegata tra le quattro individualità e le traiettorie dei lanci causano forti grattacapi. Si aprono quindi dei corridoi per le corse virtussine, che funzionano anche per la versatilità dei tre interpreti offensivi.
Caratteristiche simili ed elasticità tattica permettono loro totale intercambiabilità di posizione, il che non dà riferimenti fissi nelle marcature.
La soluzione per non soffrire dietro è tenere il più possibile palla e per farlo la Riga non ha paura di palleggiare in qualsiasi zona del campo.
Il movimento di squadra e gli smarcamenti dettati da mister Colosio generano linee di passaggio e triangolazioni che frustrano i tentativi di recupero palla avversari e generano situazioni interessanti. Cassago interpreta da manuale il ruolo di playmaker abbassandosi tra i centrali di difesa ed accompagnando la risalita, che vorrebbe andare a pescare la velocità delle due ali.
Insomma, con piani gara differenti, le due formazioni si rendono pericolose già nel primo quarto d’ora, pur senza incidere, anche per un paio di interventi difensivi provvidenziali dei due capitani, Bellini e Chiari.
L’episodio che sblocca la gara è farina del sacco di Cossetti. Il numero 9, arrivato a dicembre dalla Virtus Aurora Travagliato dopo aver realizzato una montagna di gol, va via ad El Attari sulla destra, per poi essere atterrato dallo stesso. Gottardi fischia il rigore che Cassago trasforma.
Dopo 5′ la Virtus CiseranoBergamo trova il pari. Una palla lanciata in avanti senza troppe pretese aziona la corsa di Cavalleri e genera un due contro due che si risolve con un fallo dal limite. Imberti calcia dai 17 metri a giro sopra la barriera e colpisce il palo interno, la palla rotola poi orizzontalmente in area piccola, andando a trovare il piede di Galasso, che corregge nell’1-1.
Altri dieci giri d’orologio e si assiste ad una sorta di dejà vu. Stavolta è lo stesso Imberti a guadagnarsi un calcio piazzato con una giocata individuale, sulla stessa mattonella precedente. Il 10 ci riprova, ma Menoni è pronto a deviare sul lato, dove però ci sono solo maglie rossoblù; il talentino orobico segue l’azione smarcandosi a sostegno, riceve la sfera, alza la testa e disegna un arcobaleno ad unire il suo destro e la testa di Cavalleri, pronto sul secondo palo ad inzuccare solo soletto il 2-1.
I granata provano a reagire producendo combinazioni che portano a tiri poco pericolosi. Una chance ghiotta se la crea, più o meno dal nulla, ancora Cossetti, ma senza esiti.
A quel punto coach Bettoni comincia ad intervenire con scelte tattiche sul match: invertendo i due terzini, si assicura più copertura sul lato del pericolo pubblico numero uno, lasciando più libertà ad El Attari di sfruttare le sue doti tecniche offensive, seppur a piede invertito.
La seconda mossa si palesa ad inizio secondo tempo: fuori una punta, dentro una mezzala. Imberti è avanzato sulla trequarti, per un 4-3-1-2 che vorrebbe produrre maggior densità nel centro del campo. Il piano gara delle due contendenti, in realtà, non cambia. Si vedono meno situazioni da gol e più duelli a tutto campo, con la forbice che aumenta col passare dei minuti e l’accrescere dell’aspetto psicologico: da una parte si comincia a sentire l’ansia di non aver più tempo per rimediare, dall’altra si instilla la paura di vincere.
Colosio trova verve nell’inserimento di Borgatti alto a sinistra, ma la difesa ospite regge l’urto, anche perché Bettoni butta dentro un buon boost di forze fresche. Sarà proprio uno dei nuovi entrati, Redondi, a chiudere il discorso, sradicando palla dai piedi del portiere di casa per depositare dentro la porta sguarnita. Un rischio calcolato quello dell’Under 14 della Rigamonti, che non patteggia mai quando si parla di filosofia. Coraggio, scelte, partecipazione, accettazione dell’errore sono la base sulla quale costruire la crescita dei cittadini. La Virtus è forse un pochettino più avanti nella struttura e va accettato il risultato del campo.
Tra sabato e domenica prossimi si torna in campo per il quarto turno. Entrambe le protagoniste di quest’ultimo saranno impegnate l’11 febbraio. La Rigamonti (3 punti) va a Brusaporto (3); la Virtus CiseranoBergamo (9) riceve il Lumezzane (7) in quello che può essere considerato il prossimo big match del girone C.
POST PARTITA
Al di là della sconfitta, l’allenatore del Rigamonti Paolo Colosio guarda alla mattinata col sorriso:
“Apprezzo la prestazione, contro una squadra forte. La partita è stata decisa dagli episodi: due disattenzioni nostre in marcatura più l’errore finale del portiere. Gli errori ci stanno, perché fanno parte della crescita, senza non si migliora. Ci è mancata lucidità davanti, potevamo fare meglio, ma credo che un pareggio sarebbe stato un risultato più giusto”.
In campionato i granata rimangono fermi a 3 punti dopo tre giornate. Ma non c’è solo la classifica:
“Siamo all’interno di un percorso di crescita, queste gare ci servono per continuare a migliorare. L’obiettivo è quello di fare bene, partita dopo partita. Non nascondo che mi piacerebbe stare nella parte sinistra della graduatoria e questa squadra ha le potenzialità per farlo. Vediamo cosa ci riserverà il futuro”.
Le caratteristiche fisiche hanno inciso sul gioco di entrambe le squadre:
“Abbiamo fatto fatica nell’arginare la differenza di struttura fisica, avevamo avuto lo stesso problema contro lo Scanzorosciate alla prima giornata. In queste categorie il fisico dà grandi vantaggi. Noi siamo una squadra di ‘piccolini’, quindi ce la giochiamo sulla tecnica. Quando il fisico dei ragazzi diventerà come quello dei nostri avversari forse avremo un vantaggio. Xavi qualche anno fa disse: ‘Quando il calcio diventerà uno sport solamente fisico, sarà veramente noioso’. La tecnica deve prevalere sul fisico secondo me. Credo che giocare con coraggio, palla a terra, permetta di migliorare anche perché coinvolge tutti. Chiaro che se giocassi rinviando lungo su una punta fisica magari farei qualche punto in più, però tra portiere ed attaccante ci sono altri nove giocatori e io devo pensare a far crescere tutti”.
Sull’altra panchina, mister Gianluigi Bettoni ragiona all’inverso: bene il risultato, meno la prova dei suoi.
“Non sono troppo soddisfatto di come abbiamo giocato. Mi tengo la vittoria, arrivata grazie al fatto che siamo stati più concreti nelle occasioni che abbiamo costruito. Solitamente siamo una squadra che costruisce molto di più, stavolta invece ci siamo accontentati di sfruttare la corsa ed il fisico dei nostri attaccanti”.
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Matteo Carone
Notizia originale e completa: calciobresciano.it
Data di pubblicazione: Lunedì 06 Febbraio 2023