Gaggiotti e Scotti sorridono: “Rigamonti club di caratura regionale. Vogliamo restare al top”
“C’è la possibilità che questa stagione diventi storica per noi. Dal punto di vista dei risultati stiamo ottenendo riscontri di altissimo livello. Su cinque squadre dell’agonistica tre hanno conquistato il titolo d’inverno ed una al giro di boa era seconda. L’Under 15 sta facendo fatica. Ha dovuto fare i conti con parecchia sfortuna, ma farà un ritorno importante, ne siamo convinti. Se spostiamo lo sguardo sull’attività di base, inoltre, possiamo constatare una crescita notevole. Merito dell’operato del responsabile Francesco Scalvini e di Stefano Buizza. La loro sinergia ci sta consentendo di completarci. Vogliamo avere un vivaio eccellente sotto tutti i punti di vista e la direzione imboccata è sicuramente quella giusta”.
Giorgio Gaggiotti e Toni Scotti fotografano così il presente della Mario Rigamonti, eccellenza cittadina del calcio giovanile nostrano che negli anni ha saputo crescere in modo esponenziale. I due dirigenti granata hanno le idee chiare sui passi da compiere per migliorare ancora.
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Gaggiotti-Scotti, tuttavia, è un binomio indissolubile e vincente: “Ci scorniamo spesso e discutiamo tantissimo, ma siamo complementari e troviamo sempre una soluzione su tutto. Nel ’99 – racconta Gaggiotti – andai via dal Brescia e tornai alla Riga. Cinque anni dopo coinvolsi Toni come allenatore e in seguito come dirigente. Non avrei mai pensato di poter fare ciò che abbiamo realizzato in questi anni, dall’organizzazione dei tornei all’allargamento dell’organigramma. Oggi la forza della Riga sono le persone che ne fanno parte. Lui è più focalizzato sulla parte organizzativa e tecnica, io sulla direzione generale”.
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A proposito di valorizzazione la domanda sorge spontanea: nel futuro della Rigamonti può esserci una prima squadra per garantire uno sbocco al settore giovanile? “Servirebbe qualcuno disponibile a investire in questo senso perché per noi togliere budget al vivaio per dirottarlo su una prima squadra è fuori dai piani, lo riteniamo uno spreco. Se un domani accadrà il nostro modello saranno Vighenzi e Voluntas Montichiari. La dimensione ideale sarà la Promozione, con i nostri giovani più 4-5 vecchi. Non è assolutamente un chiodo fisso, anzi. Noi vogliamo crescere ancora con i ragazzi, essere protagonisti nei campionati Élite, duellare con milanesi e bergamasche, dare talenti ai professionisti o ai dilettanti. Eravamo partiti dai provinciali e ora siamo al top, dove si sta davvero bene”.
Le nuove idee, peraltro, non mancano. “Sogniamo di riuscire ad organizzare un torneo tra squadre ispirate al Grande Torino. Un legame con molte di loro c’è già. In vista del 4 maggio abbiamo in ballo una sorpresa importante, speriamo di potervela raccontare presto”.
Bruno Forza
Articolo completo e originale: calciobresciano.it