L’abbraccio di Brescia alle «Panchine d’oro»
Sono 78 i tecnici premiati dall’Aiac provinciale per i risultati conseguiti nella passata stagione
Panchine d’Oro
All. portieri dilettante
Fabio Patuzzi
Premio S. Creminati
All. portieri professionista
Michele Arcari
Premio S. Creminati
All. Settore Giovanile Dilettante
Angelo Piovani
ADC Mario Rigamonti
All. Settore Giovanile Professionista
Maurizio Cadei
FeralpiSalò
All. dilettante Agostino Fazio
Bettinzoli
All. dilettante
Fabio Raineri
Ome
All. professionista
Eugenio Corini
Brescia Calcio
Se per qualcuno è solo un elemento d’arredo di cui servirsi per passare un po’ di tempo, per altri la panchina è invece uno stimolo a migliorarsi per togliersi soddisfazioni su un rettangolo verde di calcio.
Per costoro è quindi giusto che venga ricoperta del metallo più prezioso. Ecco perché anche ieri il salone Vanvitelliano di Palazzo Loggia, in città, era gremito per la 23esima edizione delle «Panchine d’oro», manifestazione ideata dall’Aiac Brescia.
La cerimonia in fin dei conti tributa un omaggio a chi contribuisce ai risultati importanti delle formazioni. Dalle giovanili ai professionisti, passando per le competizioni dilettantistiche, quelle del calcio a 5 e pure il settore femminile, ecco allora 78 allenatori diventare per un giorno protagonisti e avere una personale gratificazione del lavoro svolto.
Filo rosso. E, sebbene diversi fra loro per mille aspetti, tutti gli allenatori sono comunque legati dalla passione e dal desiderio di far esprimere al meglio i propri ragazzi. Elementi, questi, tramutatisi la passata stagione in gioie (vittorie, promozioni, carriera) per molti tecnici della nostra provincia.
E qui l’attuale «massimo esponente» della categoria è indubbiamente Eugenio Corini: non a caso la guida delle Rondinelle è stata premiata per il secondo anno con la Panchina d’oro (l’anno scorso fu col premio Vicini), oltre al riconoscimento per la vittoria della serie B.
Lo stesso discorso vale poi per un altro illustre tecnico «made in Brescia»: Cesare Prandelli. Al tecnico di Orzinuovi è andato il premio speciale «Azeglio Vicini»: una figura purtroppo scomparsa nel 2018 ed a cui sarà intitolato un torneo ogni 4 anni per tenerne vivo il ricordo.
A tutto campo. Andando invece oltre i meriti sportivi, i premi «Fair play» e «Solidarietà» andati rispettivamente a Alessandro Testa della Virtus Feralpi Lonato e Francesco Pellegrini della FeralpiSalò per il progetto «Senza di me che gioco è» riservato ai disabili – hanno strappato applausi.
Perché il calcio è prima di tutto uno sport, una palestra di vita.
Marco Zanetti
News originale e completa: Giornale di Brescia
Data di pubblicazione: Martedì 15 Ottobre 2019
Immagine di copertina: da news originale