31 luglio 2023, una data che resterà nel cuore di un bambino. Un trofeo? Una promozione? Un compleanno?
No, un semplice tesseramento per il campionato esordienti 2023/24 ma che nessuno di noi dimenticherà facilmente.
La storia di Matteo Mammarella, un bambino di 12 anni arrivato da oltre un anno nella patria natale del papà con una grande passione per il calcio, è ormai conosciuta in tutti i “palazzi” federali che hanno dovuto proibirgli per oltre un anno di poter giocare a calcio a causa dell’ insensato ed immotivato diniego della Fifa in violazione di qualsiasi diritto.
Nella carta dei diritti fondamentali Dell’Unione Europea entrato in vigore l’1.12.2009, all’art.24 si chiarisce: “in tutti gli atti relativi ai bambini, siano essi compiuti da autorità pubbliche o da istituzioni private, l’interesse superiore del bambino deve essere considerato preminente”, ma anche questi concetti non sono bastati per i signori svizzeri.
La Rigamonti ha dovuto rinunciare a sottoscrivere qualsiasi accordo con società professionistiche per non avere a che fare con questi illogici burocrati ma lo ha fatto con la volontà di ottenere giustizia e vincere questa dispendiosa diatriba che ha privato ad un bambino di poter giocare a calcio con i suoi compagni per un anno intero.
Oggi è una giornata di festa, godiamocela insieme a Matteo ed alla sua famiglia, finalmente anche lui potrà orgogliosamente indossare la maglia granata.