In risposta alla lettera anonima ricevuta
Riceviamo questa lettera anonima (vedi sotto..) e, senza alcun problema e vergogna, provvediamo a renderla pubblica nella speranza che le future lamentele possano essere tranquillamente esposte, sia perchè non abbiamo problemi a riconoscere il mittente sia perchè le critiche possono essere l’unico modo per permetterci di crescere e di migliorarci.
Visto che sono stato citato vorrei in primis precisare che indirizzare i ragazzi a campionati più idonei alle loro caratteristiche non è uno “scarto” (etimologia: di poco valore, di qualità scadente), tante volte può essere un errore ma fatto in buona fede e con tantissimo dispiacere soprattutto perchè spesso riguarda tanti bambini e ragazzi da tanti anni con noi e per cui abbiamo un reale affetto.
Aspetterei poi ad etichettare una squadra ed altri ragazzi coetanei ed amici dopo 10 partite, io sono sicuramente certo del valore di questi ragazzi e sono certo che il campionato e la coppa lo dimostreranno.
Gli allenatori hanno pensato solo ai risultati? Anche qui mi sento di dissentire, molto spesso avrebbero fatto meglio a pensarci maggiormente, se si vuole mantenere certe categorie bisogna anche considerare che i risultati possono anche giustificare il venir meno dei propri principi didattici in qualche momento difficile dell’incontro.
Abbiamo fatto errori? Vista l’”attuale” situazione di classifica sicuramente, e ne siamo tutti (dirigenti, tecnici e giocatori) responsabili, ma ho la certezza che questi ragazzi siano assolutamente validi per questo difficilissimo campionato e lo dimostreranno nelle prossime partite.
E’ felice di non far più parte della nostra società magari anche stando in panchina in un’altra? Allora ci può ringraziare pubblicamente senza problemi e soprattutto senza preoccuparsi di chi resta, la Rigamonti non ha mai trattenuto nessuno contro la propria volontà e le nostre porte sono sempre aperte.
Da questa lettera vorrei solo trarre lo spunto per invogliare tutti a parlare senza preoccupazione, apprezzo maggiormente le persone che manifestano con educazione i propri dubbi aiutandoci a migliorare i nostri errori a quelle che si nascondono goffamente dietro una lettera anonima.
Ai ragazzi dei 2010 dico: “forza ragazzi, noi siamo certi del vostro valore e presto lo dimostreremo insieme anche agli invidiosi e rancorosi. FORZA RIGA, per tutti quelli che ci vogliono bene.”
Giorgio Gaggiotti
Direttore Generale ADC Mario Rigamonti