«Vintage», un trio di qualità è in viaggio verso la gloria
I Campioni del Passato selezionati da Bresciaoggi si preparano all’incoronazione al Coco Beach di Lonato – Dalle preferenze espresse dai lettori con i tagliandi al voto della giuria tecnica: chi sarà a salire sul trono tra Alberto Pasquali, Emanuele Pedroni e Toni Scotti?
Meno quattro all’incoronazione. Martedì sera, sul palco vista lago del Coco Beach di Lonato del Garda, anche i campioni del passato conosceranno l’esito della votazione congiunta di lettori e giurati.
Sono rimasti in tre, pronti a vivere l’ultimo atto con il fiato sospeso nella speranza di aggiudicarsi il tanto atteso Pallone d’Oro alla carriera. Dopo il voto dei lettori e dei giurati la magnifica triade che si contenderà il premio sarà composta da Alberto Pasquali, Emanuele Pedroni e Toni Scotti, in rigoroso ordine alfabetico.
Tre giocatori per tre ruoli distinti e tre diverse decadi del calcio bresciano.
Pasquali
Nato a Pozzolengo il 18 dicembre 1958, ma trasferitosi in città fin da bambino, ha debuttato sul campetto di via privata De Vitalis, tra Brescia Due e la stazione dei treni. Gli allenamenti con il fratello Sergio lo indirizzano verso il ruolo del portiere, una vocazione che si conferma anche negli anni dello studio, vissuti tra Pieve di Soligo (in provincia di Treviso) e Assisi.
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Pedroni
Nato a Orzinuovi il 20 settembre del 1975, ma originario di Pompiano, debutta nelle giovanili della gloriosa Scalmati di Gerolanuova. Poi eccolo alla Cremonese, sulle orme del fratello maggiore Alessandro, professionista tra Serie A e B. e Serie D.
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Scotti
Bomber implacabile, una spina nel fianco dei difensori avversari, Scotti nasce il 3 gennaio del 1963. In casa vive a pane e calcio grazie a papà Angelo, per 21 anni consecutivi presidente dell’Imperia Rezzato. E proprio nel Rezzato Toni muove i primi passi e segna i primi gol. Da lì, appena diciassettenne, passa all’Ospitaletto del giovane e ambizioso presidente Gino Corioni, con Guido Settembrino allenatore. Vince Promozione e Interregionale e si fa la nomea di grande centravanti.
Le tappe successive sono Soncino, Palazzolo e Orceana, dove gioca due anni con soddisfazione in Serie C2. E ancora: Darfo Boario, Lumezzane e Breno. Con i granata decide di strafare e coglie l’accoppiata campionato-Coppa Italia dilettanti (successo in finale contro la Pistoiese).
Lasciato il Breno si sposta fuori provincia per giocare con Porto Mantovano e Reggiolo (in Emilia). Torna poi al Ciliverghe, squadra con la quale segna 100 gol in cinque annate indimenticabili.
L’ultima tappa prima di passare alla panchina, è il Travagliato, con cui chiude l’avventura nel calcio giocato all’età di 35 anni. In seguito ha allenato Sant’Eufemia, Dellese, Rezzato e Ciliverghe.
Oggi è il supervisore tecnico della Rigamonti di Buffalora.
Notizia originale e completa: Brescia Oggi – Venerdì 25 Giugno 2021